#èunaltrAvventura...sembra strana ma la viviamo lo stesso - Gruppo Naturopatia Integrata

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Tubetta's Story - 3° puntata

Gruppo Naturopatia Integrata
Pubblicato da marina in SANTA MARIA AL BAGNO · 20 Febbraio 2021


Adesso siamo in quattro, carponi, chi batte sul tubo, chi lo chiama, chi litiga per chi sarà il proprietario, chi prega in silenzio che arrivi subito Michela. Arriva, con gabbia-trappola, trasportino, cuscini, croccantini, guanti anti-graffi, e tanta abilità professionale, per cui, dopo due minuti, un gattino rosso spelacchiato e impaurito è nelle sue mani e poi nel trasportino.
 
Nel frattempo i ragazzini non mollano, il gatto è loro perché lo hanno visto per primi, e allora iniziamo una equilibrata e diplomatica conversazione sugli scogli ma, nonostante gli ululati di Michela che sembra la-dea-protettrice-di-tutti-gli-animali, non si convincono all’idea che glielo avremmo ridato dopo una visita dal veterinario e, soprattutto, con il consenso di un genitore e dopo aver firmato il modulo di adozione. Il genitore nel frattempo arriva, una signora affannata e felice di essere stata catapultata fuori casa, li guarda e fa: “ma siete fuori cervello, tutti e tre, ma se a pomeriggio ritorniamo in aereo a Milano, non è possibile, e poi da noi non c’è posto ed io non voglio un gatto in casaaaaaaaa”. Saperlo prima ci saremmo risparmiate un’ora di sproloqui.
 
Arriviamo alla veterinaria, io e la belva ormai tranquille e fiduciose dentro; si fanno i test di rito, tutto regolare, pare che Micetta (nome che le sta a pennello) abbia sui tre mesi, è femmina, sta mangiando, mi sembra una situazione abbastanza definita, la lasceremo un giorno dalla veterinaria poi Michela eventualmente la terrà da lei per un po' ed intanto, tra le sue conoscenze, troverà sicuramente qualcuno che la voglia adottare.
 
Pare che nel mondo felino le cose siano un po' complicate: la veterinaria è piena di belve e non può assolutamente tenerne una nuova, fra l’altro in ottima salute; Michela deve già gestire una colonia felina di 30 esseri miagolanti, e a casa ha un gatto, due cani, un marito ed una figlia. E a giorni alterni altra figlia + genero + nipotino. Causa carattere irascibile e permaloso di un suo quadrupede canino, non se la sente proprio di tenerla con lei.
 
E mi guarda. E adesso anche la veterinaria mi guarda. E le due assistenti che finora erano impegnate nell’altra stanza, arrivano e mi guardano. Sono circondata da sguardi. Mi guardo anch’io. Non posso, proprio non posso, invoco ancora il tele-trasporto animale Puglia-Toscana ma non lo hanno inventato e quindi resto in silenzio. A lungo, avvezza ad interminabili pratiche di meditazione.
 
Alla fine cederanno, penso.



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