#èunaltrAvventura...sembra strana ma la viviamo lo stesso - Gruppo Naturopatia Integrata

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Il mandorlo

Gruppo Naturopatia Integrata
Pubblicato da chiara in LA CROCIERA IN GRECIA · 20 Febbraio 2021



Il profumo del caffè mi raggiunge mentre sono a letto: “la colazione è pronta!” esclama mio marito.
Questo è il momento più bello del risveglio, una sorta di rituale che rispetto con infinita gratitudine, non invertirei mai i ruoli.
Quando entro in cucina tutto è pronto sul tavolo: biscotti al farro, mandorle, una mezza banana, perché l’altra metà la mangia lui, e la tazza fumante che mi prendo tra le mani per sentirne il calore, la chiamo il momento della tazza-terapia. Dalle mani il tepore va alle braccia e, piano piano, si propaga nel resto del corpo, ecco mi connetto con il giorno e solo ora comincio a mangiare.
Cerco di farlo lentamente, masticando per bene, me lo suggerisce spesso la mia amica Alice che mi osserva quando ci troviamo in vacanza e mi dice che la prima digestione avviene già in bocca e che questo è salutare per lo stomaco e l’intestino. Parole Sante!
Mentre cerco di attenermi ai suoi consigli, guardo fuori dalla finestra: è una bella giornata con il sole che fa capolino dalla collina e una leggera spolverata di neve rimasta sui tetti dal giorno precedente.
Non nevica spesso a Verona e quando capita resto sempre meravigliata, una gioia infantile che mi fa rimanere alla finestra per vedere i fiocchi scendere sul davanzale e poi sciogliersi un po’ come le bolle di sapone, belle, magiche, ma impalpabili.
È solo allora che qualcosa attira la mia attenzione e focalizzo meglio l’immagine di un albero, è un mandorlo.
Non ci posso credere a febbraio è già fiorito! Sicuramente sarà la posizione a ridosso della collina e la buona esposizione al sole a compiere ogni anno questo miracolo al quale non mi abituo mai, perché ogni volta che lo vedo fiorito l’emozione è sempre nuova e intensa.
È lui il mio annunciatore della primavera, anche se tutto attorno a farla da padrona è la stagione invernale.
Bello, temerario, incurante di tutto e di tutti lui conferma la ciclicità delle stagioni e, meno che te l’aspetti, il prorompere della rinascita.
Ancora una volta la Natura compie pazientemente il miracolo della vita per auto-rigenerarsi.
Apro la finestra: è un’aria fresca, frizzante, che entra e mi invade, ricca di promesse, di progetti, di incontri … a proposito di incontri, a pensarci bene, l’altro giorno, durante il collegamento skype , ho colto uno strano sguardo tra Selene e Alice e ho provato un piccolo brivido, non vorrei che un certo fermento primaverile le avesse stimolate in qualche nuova idea.
Quando mi sono collegata loro stavano già parlando e ho sentito chiaramente dire “in Grecia” ma appena hanno visto che stavo partecipando alla conversazione hanno cambiato argomento.
Io, per non essere una ficcanaso, non ho chiesto nulla ma ora, a sensazione, me ne pento, non so perché.
Riescono a trascinarmi in situazioni dove non mi metterei mai e sorridendo mi dicono “Chiara, dai è un’altra avventura”.
No care amiche io proprio non ci sto a fare un bel niente, la vacanza che abbiamo programmato al mare a casa di Marina sarà per me un dolce far niente.
“Vacanza: periodo di interruzione dalle normali attività di lavoro o di studio” Lo dico chiaro e tondo al telefono parlando con Marina, chissà perché oggi mi ha chiamato, e come sempre ...
“Sì sono le mie amiche … bla bla bla”.
Ma allora, quella certa sensazione che ho provato quando eravamo collegate tutte quattro, ha un fondo di verità.
“Tu cosa sai? Cosa stanno confabulando?”
Spero non ci sia da fare nulla, solo goderci una bella vacanza al mare, impegnandoci a trovare delle buone ricette e dei percorsi naturalistici interessanti.
“Effettivamente mi hanno chiesto se posso convincerti a partecipare ad un certo progetto”.
“Lo sapevo che c’era sotto qualcosa!”
“Ti confesso che, lì per lì avevo detto di no ai workshop, poi ripensandoci … sì, sono le mie amiche, bla bla bla”.
Ecco! Anche Marina è stata contagiata, ma io no, sono un osso duro.




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