#èunaltrAvventura...sembra strana ma la viviamo lo stesso - Gruppo Naturopatia Integrata

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Una vacanza alla Mindull-SPA

Gruppo Naturopatia Integrata
Pubblicato da selene in LA CROCIERA IN GRECIA · 20 Febbraio 2021


Cammino su e giù per la camera. Un pizzicore all’occhio mi ricorda di stare ferma. Come riuscirci? E’ una sequenza di giornate “no”. La mente vaga tra pensieri negativi. Arrivo alle nove di sera e mi chiedo: cosa ho fatto esattamente? Non lo so. Ho girato per casa tutto il giorno? Come è possibile? Questa mattina faticavo pure a trovare alcuni minuti per fare un massaggio alla palpebra gonfia e tremolante. Mi siedo alla scrivania. Che tristezza vedere il computer chiuso. Si, non solo spento ma chiuso per non avere la tentazione di mettere le dita sui tasti e iniziare a scrivere per ore e ore.
 
L’eccessiva esposizione alla luce blu dello schermo e l’attivismo ventennale di carico e scarico di pesanti scatoloni di riviste da spedire sono la causa dei miei problemi fisici. Ed ecco arrivare il “conto da pagare” dai miei occhi:  rottura delle retina al  sinistro e distacco del vitreo al destro. Caspiterina!!! E’ accaduto proprio quando  stavo per prepararmi a pianificare il programma degli argomenti da trattare per una “raccolta” di testi e inviarli alle mie tre amiche. Non ho idea di quando potrò completarli. Forse è meglio così. Attendiamo. Chiara dice: “Con calma, passo dopo passo”. Forse ha ragione. Stiamo già tribolando abbastanza per il nostro primo libro, tra concorsi letterari, codici a barre e librerie.  Inoltre Chiara e Marina  non vogliono sentir parlare di un’altra pubblicazione editoriale.
 
Quindi cosa mi invento? “Selene, nulla!!! Non devi inventare nulla.” ripeto a me stessa in continuazione. Visto che il periodo si presenta deludente, che faccio? Mi deprimo? No! Scrivo alle ragazze e mi rilasso. No! Sabato abbiamo fatto due ore di collegamento Skype e stamattina abbiamo già scambiato circa 50 messaggi. Mi fermo. Non voglio essere invadente. Non proseguo a chattare neanche quando arriva un messaggio di Alice che propone un altro concorso.  
 
Vabbé!!! Ci provo…Mi avvicino al computer come se stessi andando ad un incontro clandestino e penso: “cosa può mai accadere se scrivo un breve sfogo?”. Mentre appaiono le icone sul desktop, una vocina sembra invitarmi alla cautela e rispondo:  “Si, certo. Non più di un’ora”.
 
Arriva un messaggio. E’ Alice.
 
“Selene, ricordi? Sabato avevamo parlato di promuovere il libro in un altro concorso”
 
“Alice, scusami. Ho rimosso. Non ci sto più con la testa.”
 
“Selene, tranquilla.”
 
Tranquilla? Non lo sono per niente.
 
Ho sempre saputo “auto-guarirmi” emotivamente e “auto-ripararmi” fisicamente mantenendo una manutenzione stile “auto d’epoca”, come noi donne di mezza età siamo. Quindi prevenzione a gogò: alimentazione corretta, attività fisica mirata e creme rassodanti per arginare la flaccidità cutanea causata dalla “sparizione” degli estrogeni che definisco i “santi ormoni”. Però in questi giorni non riesco proprio  a mettere in atto nessuna strategia per recuperare la voglia di fare.
 
Da brava naturopata accolgo questa forma di “protesta” emotiva e vivo il presente. Cosa mi darebbe sollievo in questo momento?  Ritrovarmi immersa dentro una vasca termale in una SPA. Però, a pensarci bene, è di una mindfull-spa che avrei bisogno.
 
Immagino  il luogo. E’ incantevole. Immerso in un uliveto della campagna brindisina, ricco di piante aromatiche e fiori spontanei di camomilla e lavanda.  Una vista bellissima sul mare completa il fascino di questo rifugio paradisiaco dove i ritmi sono semplici e ideali per riconquistare serenità.  Immagino me, su un lettino cromoterapico, dove scelgo  il colore in base al mio stato d’animo.
 
Sto già meglio! Ancora prima che si prendano cura della mia emotività ridotta male dalla stanchezza, dall’ansia e da qualche trauma forse non del tutto risolto.
 
“Signora Selene, questi sono alcuni dei nostri trattamenti”, conclude l’operatrice che mi assiste.
 
“Si, grazie! Non vedo l’ora di provare i massaggi mistici che vengono eseguiti sotto gli alberi”
 
“E’ preferibile fare una sauna prima del massaggio e uno scrub.”
 
“Lei è molto gentile ad invitarmi a fare la sauna, però preferisco optare  per un’ora di psicoterapia individuale. Inoltre vorrei, se fosse possibile, aggiungere una seduta di terapia di gruppo”.
 
Non si può mai sapere. Potrei  ottenere una maggiore efficacia con “l’urlo collettivo” rispetto a quello che tento di fare a casa contro mia figlia.  Che estasi la mindfull-spa. Posso finalmente imparare a meditare bene e ad  esplodere in un pianto liberatorio guardando il mare invece che qualche parete di casa.
 
Che bella scoperta la mindfull-spa. Potrei proporre a Marina di fondarne una. Certo!!! Con un investimento economico minimo. Per quanto riguarda la conduzione, potremmo essere noi e gli ospiti a fare le pulizie, ad accudire gli animali (per la pet therapy) e il giardino con le piante officinali e gli ortaggi (per la orto - fitoterapia). Il tutto presentandolo come attività manuali terapeutiche. In fondo, lo sono.
 
Al pensiero, sorrido. Come sempre, non riesco a meditare per colpa dei voli pindarici che con la mente continuo a fare. Al tempo stesso, mi auto-ammonisco: “Selene, ritorna in te”.
 
Decido, per adesso, di non dire niente alle ragazze, prima che, di comune accordo, mi “radiano” dal gruppo. Però sono convinta che, prima o poi, qualcuno progetterà la mindfull-spa.
 
#chegioialamindfullspa



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