#èunaltrAvventura...sembra strana ma la viviamo lo stesso - Gruppo Naturopatia Integrata

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Tubetta's Story - 2° puntata

Gruppo Naturopatia Integrata
Pubblicato da marina in SANTA MARIA AL BAGNO · 20 Febbraio 2021


È la curiosità che mi rovinerà “a me” nella vita, lo so.
 
Non è facile scendere sugli scogli dietro la siepe e quando arrivo non vedo e non sento più nulla. Bene, era solo di passaggio, anche lui come me, quindi posso riprendere il mio giro. No, lo risento, a lungo, ma non lo vedo, da nessuna parte.  Mi sta per arrivare la frustrazione e l’avvilimento, ma non posso andare via e finalmente, quando capisco che un tubo grigio di due metri non può emettere miagolii, mi avvicino e vedo a metà, nel buio, due occhi che mi fissano.
 
Trovato, bene, adesso mi basta farlo uscire, prenderlo in braccio ed affidarlo a qualcuno, tipo volontaria o veterinario. E poi si troverà uno stallo, un’adozione, senza problemi. Conosco tutte le regole del codice felino, me le hanno inculcate mio malgrado da due anni mio marito ed un’amica che gestisce una colonia felina proprio a S. Maria.
 
Evidentemente oggi la facile risoluzione di problemi non fa parte del mio Karma, dopo un’ora sono ancora lì, afona a furia di fare “psispsi psssssssss, cicccciccccc”, con cervicale e mal di schiena incombente per la mia posizione a punto interrogativo sugli scogli appuntiti e, soprattutto, senza avere convinto la belva a darmi fiducia. Da sola non ce la posso fare, ma non mi sfiora minimamente l’idea di chiedere aiuto alle mie coinquiline, in più occasioni mi hanno gentilmente fatto notare che con le bestie, loro, attualmente, non hanno un ottimo feeling.  
 
Adesso sono tutta un punto interrogativo, sia a livello fisico che mentale. Che faccio? Ovvio, telefono a mio marito rimasto in Toscana, l’esperto felino della famiglia, gli potessi tele-trasportare il tubo con micio incorporato sarebbe tutto risolto. Lo sveglio, intuisce a volo la situazione, elabora il tutto, rimugina velocemente, e dopo appena venti minuti di estenuante attesa, mi fa: embè telefona a Michela, no?
 
Forse con tre caffè ci sarei arrivata pure io, mi fiondo a chiamare la nostra amica volontaria, amante degli animali di tutti i generi, con la certezza assoluta che risolverà la situazione. Non è a casa, di prima mattina è andata a sfamare i cani del rifugio… però riesco benissimo a trasmetterle l’ansia a mille e mi rassicura affannatissima che si precipiterà immediatamente. Speriamo, perché nel frattempo sono arrivati tre ragazzini, gli unici infanti svegli nel raggio di 50 km, alla ricerca del “loro” gattino che da ieri sera stanno cercando di liberare dal tubo.



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